Russia, Stati Uniti d’America, Israele, Iran e Siria : una lotta continua per far scoppiare una guerra o per evitarla. 

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Di Elijah J. Magnier: @ejmalrai

Tradotto da: Alice Censi

Il sistema anti-aereo siriano, la sera di lunedì scorso, ha abbattuto per errore un aereo russo da ricognizione Ilyushin IL-20M 90924 che aveva a bordo quindici militari, esattamente il giorno dopo che un F-16 israeliano distruggeva un aereo militare da carico iraniano sulla pista dell’aeroporto di Damasco, uccidendo il secondo pilota. Contemporaneamente all’abbattimento dell’aereo russo, quattro F-16 israeliani attaccavano obbiettivi militari siriani e iraniani attorno alla città settentrionale di Latakia. La contraerea siriana reagiva contro i missili in arrivo e colpiva l’aereo russo che si stava preparando ad atterrare nell’aeroporto militare di Hamymeen. Tutto ciò succedeva soltanto qualche ora dopo l’accordo concluso tra i presidenti Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan per fermare la battaglia di Idlib ed evitare che le postazioni dell’esercito siriano nonché gli aeroporti militari potessero venire attaccati e  distrutti. Chi sta spingendo per estendere la guerra e perché la Russia e l’Iran si stanno astenendo dal rispondere alle continue provocazioni in Siria?

Negli ultimi mesi il rullo dei tamburi si è sentito sempre più  forte in Siria, dopo che quest’ultima con i suoi alleati, soprattutto la Russia, ha liberato il sud del paese e ha in seguito inviato i suoi uomini verso la città di Idlib, nel nord. La città di Idlib è controllata dai turchi ma accoglie meno di due milioni di abitanti dei quali decine di migliaia sono jihadisti e “proxies” turchi armati di tutto punto . Gli Stati Uniti e l’Europa hanno espresso la loro volontà di bombardare la Siria “ se vengono usate le bombe chimiche contro la città” : questo è un chiaro invito diretto a gruppi specializzati perchè inscenino un attacco a Idlib offrendo così la scusa alle forze americane e europee per scatenare l’attacco e distruggere le forze aeree dell’esercito siriano e i suoi aeroporti. Infatti questa è la chiave per capire l’ assenza di reazione da parte russa, siriana e iraniana alle innumerevoli provocazioni di Israele e l’accordo tra Russia e Turchia di sospendere la guerra a Idlib.

Fonti di informazione tra chi è responsabile delle decisioni hanno detto : “ La Russia era seriamente preoccupata a causa delle intenzioni americane ed europee di distruggere l’esercito siriano in caso di un attacco chimico simulato. Gli USA sono riusciti a mettere insieme una coalizione formata da Gran Bretagna, Francia e Germania pronta a bombardare la Siria rendendo così difficile una possibile reazione militare russa. Putin è ben al corrente delle intenzioni americane e non è in Siria per iniziare la terza guerra mondiale, ma per portare a termine la guerra. Vedere la Siria che si riprende e la Russia che estende il suo controllo in Medio Oriente va decisamente contro gli interessi degli Stati Uniti”.

L’accordo tra Turchia e Russia di posticipare la battaglia di Idlib, che ha avuto la benedizione di Damasco ed è arrivato in seguito a molte mediazioni iraniane, si prefigge di tenere Ankara sulla linea di Mosca, Tehran e Damasco e prevenire l’estensione della guerra in Siria. Tanto per chiarire :  l’esercito siriano ha impiegato tre anni per riuscire a preparare e equipaggiare l’aeroporto militare di Shuay’rat  mentre gli Stati Uniti in soli tre minuti sono riusciti a metterlo fuori uso per altri tre anni. La Russia, la Siria e l’Iran vorrebbero evitare ulteriori oneri per l’ economia e le potenzialità  della Siria  e inoltre un esercito siriano indebolito incentiverebbe i 60.000-70.000 jihadisti e ribelli che si trovano a Idlib e nei dintorni a cercare di rompere l’assedio per dirigersi ad Aleppo, allargando quindi il terreno di scontro e dando maggiori opportunità ai nemici dell’unità della Siria di recuperare le forze.

Damasco è contenta di poter rendere meno pesante l’atmosfera di guerra e dare più tempo ad Ankara per disarmare i jihadisti, attaccarli o riuscire a integrarne un buon numero nei suoi “proxies”. Il governo siriano trae beneficio da questo accordo, se viene rispettato, dato che tutte le armi pesanti confiscate dalla Turchia, ( come convenuto nell’accordo) ridurranno le capacità militari dei jihadisti e dei ribelli.

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Inoltre, cosa non annunciata ufficialmente, la Turchia garantisce che non verrà inscenato alcun attacco chimico a Idlib, attacco che provocherebbe il tanto atteso bombardamento americano ed europeo della Siria.

Domenica sera, Israele ha lanciato i suoi missili contro un aereo da carico iraniano sulla pista dell’aeroporto di Damasco. I missili non puntavano all’aereo,  ma hanno colpito nelle sue vicinanze, dando fuoco al velivolo e uccidendo il secondo pilota : è un attacco senza precedenti da parte di Israele, il primo nel suo genere contro un tale bersaglio in sette anni di guerra in Siria.

Secondo i responsabili delle decisioni in Siria, gli israeliani avevano chiesto alla Russia di “ impedire il flusso di armi dall’Iran a Hezbollah e alla Siria”, Mosca rispondeva a Tel Aviv che questa lotta non fa parte dei suoi compiti e non era pronta a sorvegliare i movimenti di armi che dall’Iran arrivavano ai suoi alleati.

Analogamente, quando l’Iran aveva chiesto alla Russia di obbligare Israele a smettere di attaccare le sue forze militari e quelle dei suoi alleati in Siria, Mosca aveva dato la stessa risposta :” non siamo pronti a partecipare alla vostra lotta contro Israele”.

Ma dopo che il ministro della difesa iraniana prometteva di consegnare alla Siria ( la Russia si asteneva dal consegnare gli S-300) i missili anti-aerei in grado di mettere a rischio gli aerei israeliani nei cieli della Siria e del Libano, Israele decideva di fare un passo avanti : questo è il motivo per cui Israele ha deciso di bombardare qualunque carico che avrebbe potuto aumentare le capacità militari siriane e tutte le fabbriche di armi in Siria che sviluppano missili di precisione. Ciò nonostante, secondo le fonti in Siria, l’Iran ha fornito abbastanza tecnologia e missili ai suoi alleati al punto che gli aerei israeliani non sono in grado di compromettere le capacità missilistiche siriane né quelle di Hezbollah in Libano.

“Anche se l’Iran perdesse 15 aerei da carico in Siria, non smetterebbe di fornire l’aiuto necessario ai suoi alleati” ha detto la fonte.

Poche ore dopo l’accordo su Idlib tra Russia e Turchia, gli aerei israeliani colpivano un impianto militare in cui si sviluppano le capacità militari siriane. Quattro missili hanno colpito il bersaglio mentre altri sono stati intercettati dal sistema anti- aereo siriano, ma anche un aereo da ricognizione russo veniva colpito da un missile siriano durante le manovre di atterraggio a 27 Km da Banias ( dove sono stati trovati i rottami).

“La Russia ha pagato un prezzo altissimo per non aver voluto imporre se stessa come una superpotenza in Siria e per non essere riuscita a evitare che le forze esterne, Stati Uniti, Europa o Israele bombardassero i suoi alleati in uno scenario sottoposto al suo controllo e predominio. Per proteggere un perimetro in cui le sue forze erano presenti, gli USA hanno attaccato e ucciso centinaia di siriani sul monte al-Tharda durante la presidenza di Obama e altre centinaia a Deir-Ezzour e al-Badiya. Invece i missili israeliani sono passati sull’aeroporto russo-siriano di Hmaymeen e i Tomahawks americani che hanno colpito l’aeroporto di Shuay’rat hanno volato sopra le teste dei soldati russi” ha riferito la fonte che fa parte del comando russo in Siria.

Si prevede che l’abbattimento dell’aereo russo imporrà a Israele il coordinamento e l’approvazione dei suoi voli sulla Siria ore prima dei suoi attacchi affinchè la Russia possa mantenere una posizione neutrale e questo darà alla Siria e ai suoi alleati la possibilità, nell’attesa dei missili, di limitare i danni e spostare le armi sensibili.

Mosca ha pagato un prezzo ma Israele ha perso il suo vantaggio nei confronti degli alleati della Russia. Non è detto che la passeggiata di Israele in Siria sia finita perché Israele non si è mai limitato nel “difendere la sua sicurezza nazionale” come dice Tel Aviv sempre per giustificare i suoi atti di guerra o aggressione contro un altro stato o gruppo. Le violazioni israeliane dello spazio aereo siriano potrebbero non smettere ma rallenteranno abbastanza da permettere all’Iran e ai suoi alleati di ricostruire tutto quello che è stato distrutto.

Iran, Russia e Siria non hanno fermato la battaglia di Idlib ( per evitare una guerra ) per finire intrappolati in un’altra guerra scatenata da Israele o dagli Stati Uniti. Questo è quello che impedisce alla Russia, all’Iran e alla Siria di dare un pretesto agli USA, a Israele e all’Europa per scatenare una guerra anche a costo di apparire deboli agli occhi del mondo. Queste rischiosissime decisioni sono prese per permettere  alla Siria di camminare di nuovo con le sue gambe, sono essenziali per bloccare i guerrafondai nell’amministrazione americana e necessarie per far progredire le economie dei tre paesi piuttosto che sprecare tutte le risorse in un’inutile guerra che abbia la Siria come palcoscenico. 

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