Il leader di Hezbollah: “ la possibilità di una guerra con Israele in estate è altissima e io potrei non essere più con voi”

Di Elijah J. Magnier: @ejmalrai

Tradotto da: Alice Censi

Il leader di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah ha tenuto un incontro privato questa settimana con i comandanti militari ai vertici dell’organizzazione. In questo incontro li ha avvertiti di prepararsi ad affrontare una calda estate perchè Israele sta progettando di dare il via ad una guerra a sorpresa contro il Libano. Sayyed Nasrallah ha chiesto ai suoi uomini di spiegare questa situazione, che prevede la possibilità della guerra, ai militanti, alle loro famiglie e alla gente dei villaggi e delle città in cui opera Hezbollah. 

Li ha anche informati del fatto che, nell’eventualità di questo conflitto, lui  potrebbe essere assassinato e insieme a lui i comandanti ai vertici di Hezbollah quindi dovranno portare avanti lo scontro per conto proprio, così come sono stati addestrati a fare.

“Potrei anche non essere più con voi, forse mi resta poco tempo; è possibile che tutti quelli che fanno parte del livello più alto della leadership possano essere eliminati e io con loro. Israele potrebbe farcela ad uccidere molti capi e comandanti. La morte di alcune personalità importanti però, non significherà la fine di Hezbollah dato che il partito non si basa puramente sugli individui ma piuttosto sulla società che è parte essenziale della sua esistenza”, ha detto Sayyed Nasrallah nell’incontro. 

La squadra che protegge il leader di Hezbollah obbliga tutti coloro che lo incontrano a seguire delle misure di sicurezza elevatissime indipendentemente dalla posizione che occupano e dalla funzione che esercitano. Non sono permessi i telefoni cellulari, anelli ed effetti personali: devono essere consegnati prima di raggiungere il posto in cui avviene l’incontro. I comandanti si riuniscono in posti diversi e vengono trasportati in autobus oscurati per non poter identificare il luogo in cui Sayyed Nasrallah li incontra. Quando l’incontro è terminato la squadra che si occupa della sua sicurezza se ne va per prima insieme a lui mentre i partecipanti all’incontro vanno via dopo. 

“ Ci sono dei chiari segnali che indicano come questa guerra prenderà tutti di sorpresa proprio come avvenne nel 2006. Tuttavia il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu si sta preparando, non come il suo predecessore Olmert che, quando la decisione, non pianificata, venne presa nel luglio del 2006 sembrò alquanto esitante. Israele può sorprenderci tutti come ha fatto con Gaza nel 2008 quando decise di eliminare i pericoli dai suoi confini una volta per tutte. Questo è quello che la nostra gente (gli alleati di Hezbollah) deve sapere e tutti dovranno, d’ora in avanti, essere pronti ad affrontare la peggiore delle situazioni”, ha detto Sayyed Nasrallah. 

Hezbollah è sicuro che Netanyahu abbia a disposizione un’occasione unica per attaccare Hezbollah dopo la formazione del governo, unica perché  in futuro potrebbe non esserci più un presidente a Washington come Trump su cui contare, che gli garantisce oltretutto un appoggio senza limiti. 

Hezbollah ha preso in considerazione il fatto che, in caso di guerra, Israele potrebbe spostare tutti gli abitanti degli insediamenti e dei villaggi che confinano con il Libano, da Naqoura alle fattorie di Shebaa. Israele lo farebbe per evitare che Hezbollah possa prendere degli ostaggi israeliani attraversando il confine. Hezbollah ritiene che, in una situazione come questa, Israele lascerebbe entrare i militanti per circondarli alle spalle. Viene chiamata strategia difensiva mobile e ha lo scopo di distruggere le forze che attaccano. 

“E’ la prima volta che Sayyed Nasrallah prospetta un’eventualità così lugubre, le possibilità che ci sia una guerra salgono da 50 a 70%” ha detto una fonte affidabile. 

Nessuno all’interno della leadership di Hezbollah sa esattamente valutare quanto potrebbe essere dura una guerra con Israele. La prima valutazione è semplice: Israele potrebbe distruggere tra i 1000 e 2000 obbiettivi nel primo giorno. Sayyed Nasrallah ritiene che il comando militare israeliano sia convinto di poter eliminare il pericolo rappresentato da Hezbollah. 

Sicuramente se venisse individuato il posto dove si trova Sayyed Nasrallah, Israele darebbe immediatamente il via alla guerra. L’opinione pubblica in Israele in questo caso sarebbe in grado di accettare il conflitto, indipendentemente da una risposta micidiale da parte di Hezbollah. 

La visione pessimistica di Sayyed Nasrallah ha lo scopo di mettere in guardia i suoi comandanti affinché prendano tutte le precauzioni possibili e stiano in allerta per questa possibile guerra improvvisa informando anche la gente con cui vivono. Lui reputa che gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e molti stati arabi potrebbero prendervi parte e questo indica il livello di distruzione che potrebbe accompagnarla. 

Per quanto riguarda Hezbollah, sembrerebbe che il suo arsenale sia sufficiente. I suoi preziosi missili bastano a sostenere una lunga guerra contro Israele, potrebbero essere lanciati centinaia di razzi e missili al giorno. Hezbollah si è assicurato che nessun missile sia posizionato nei pressi di strutture civili per evitare vittime e danni economici. Le fonti di informazione ritengono che i lavori sotterranei nel sud del Libano siano diventati come i tunnel che stanno sotto Parigi, simili al formaggio gruviera. A livello finanziario, Hezbollah oggi non ha più bisogno di grandi cifre dato che ha ridotto moltissimo la sua presenza sul fronte siriano. 

Per le ragioni elencate sopra, c’è da chiedersi se Israele potrebbe mai accettare la presenza di un esercito molto ben addestrato, organizzato e non nazionale sui suoi confini da quando il primo ministro Netanyahu ha cambiato la sua strategia militare. 

Sayyed Nasrallah pensa che Netanyahu non segua più la politica di David Ben Gurion e non si accontenti di portare lo scontro nel territorio nemico. Netanyahu sta cercando di eliminare i pericoli nella regione, dovunque. Infatti l’aviazione israeliana ha bombardato l’Iraq ( le forze di sicurezza irachene Hashd al-Shaabi ) al confine con la Siria. Ogni volta che lui intuisce la presenza di un carico di armi sofisticate lo bombarda immediatamente, incurante delle conseguenze. Ha distrutto depositi e fabbriche di armi in Siria per mettere in ginocchio l’esercito siriano.  Ma non basta, Netanyahu oggi vive in un mondo dove gli eserciti arabi sono assenti o distrutti : non rappresentano alcun pericolo per l’ esistenza di Israele. Secondo Israele, l’unica minaccia che resta è Hezbollah. Perché mai Netanyahu dovrebbe tollerare una tale minaccia presente sul confine? 

La Russia, una superpotenza presente in Siria che cerca anche di inserirsi in Libano, difficilmente si scontrerà con Israele sul campo di battaglia. Forse lo farà alle Nazioni Unite. Ma che la Siria sia debole e non dipendente da un alleato forte come Hezbollah va a vantaggio della Russia. La Russia può negoziare con gli Stati Uniti  (una volta che Hezbollah sia eliminato o indebolito) la rimozione del presidente Assad in cambio del controllo di Idlib e del nord-est attualmente occupato dagli americani. Washington sarebbe elettrizzata da una tale possibilità e Trump felice di poter mettere fine alla presenza delle sue truppe in Siria. 

Ma perchè un tale improvviso pessimismo e queste possibilità di guerra in Libano che aumentano? Hezbollah sta osservando i movimenti dell’aviazione e della marina americana nella regione, il comportamento di Netanyahu a Gaza ( sta concedendo ai palestinesi quello che vogliono per tenerli, con l’Egitto a fare da garante, tranquilli in caso di guerra con Hezbollah ), il sostegno illimitato degli Stati Uniti che offre una opportunità unica a Israele per prendersi ciò che desidera, l’appoggio dei paesi arabi a Netanyahu, la decisione di molti paesi di definire terrorista Hezbollah, i ripetuti avvertimenti dell’amministrazione americana al Libano perché non abbracci Hezbollah, l’ostilità degli stati arabi verso l’Iran, l’irrigidimento delle sanzioni al Levante, l’ “Accordo del Secolo” previsto per l’estate e la vittoria dell’estrema destra in Israele. 

Come reagiranno Hezbollah e l’Iran? Entrambi sono sulla difensiva e non prenderanno presumibilmente l’iniziativa di attaccare per primi. L’Iran potrebbe sviluppare le sue capacità nucleari e sorprendere il mondo cambiando le carte in tavola all’ultimo e fermando così la guerra. Ma Hezbollah non starà fermo a guardare.Sono state prese delle misure  contro una serie di obbiettivi israeliani. Centinaia di posti sono stati svuotati e abbandonati nel paese. Alla leadership militare sono stati distribuiti i compiti e le deleghe e le riserve sono state preparate ad affrontare le peggiori situazioni. 

Il Libano potrebbe dover pagare un prezzo. Nel 2008 Hezbollah occupava la capitale Beirut quando il governo voleva interrompere il suo sistema di comunicazione. Potrebbe fare molto di più se fosse in pericolo la sua intera esistenza. 

Questa è la visione pessimistica a cui si stanno preparando i comandanti di Hezbollah : si stanno preparando al peggio. Potrebbe anche essere che Israele non stia progettando una guerra e sia contento che gli Stati Uniti lavorino per lui con l’imposizione di sanzioni al Libano, alla Siria e all’Iran. Ma l’estate non è così lontana, è un periodo perfetto per Israele per dare inizio ad una guerra, quando il cielo è pieno di luce. Potranno i libanesi godersi un’estate tranquilla o dovranno invece prepararsi a diventare dei rifugiati? 

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