L’Iran infrange le Regole di Ingaggio : Israele si vendica e Siria e Iran impongono l’equazione del Golan.

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Damasco    di Elijah J. Magnier : @ejmalrai

Tradotto da: Alice Censi

Per la quarta volta in un mese, Israele ha colpito di nuovo obbiettivi siriani e iraniani e depositi di armi ( svuotati settimane prima). 28 aerei israeliani hanno preso parte al loro più grande attacco dal 1974. Tel Aviv aveva informato la dirigenza russa delle sue intenzioni senza riuscire però a fermare la risposta della dirigenza siriana. La novità, veramente, è il luogo in cui Damasco ha deciso di reagire : le alture occupate del Golan ( sono stati lanciati 55 razzi e missili contro le postazioni militari israeliane).

La Siria, in coordinamento con i suoi alleati iraniani ( senza prendere in considerazione quello che avrebbero voluto i russi) decideva, audacemente, di reagire contro obbiettivi israeliani nel Golan. Questa azione indica che Damasco e i suoi alleati sono pronti ad allargare lo scontro in risposta alle continue provocazioni israeliane.

Ma quale è il motivo per cui sono state imposte nuove Regole di Ingaggio (ROE) in Siria di recente?

Per decenni c’è stata una non dichiarata ROE tra Hezbollah e Israele ed entrambi avevano coscienza delle conseguenze in caso non fosse stata rispettata. Di solito Israele predispone un insieme di obbiettivi che comprende  le sedi di Hezbollah, bersagli militari e depositi e anche comandanti con posizioni chiave dentro l’organizzazione. Israele colpisce questi bersagli (aggiornati) in ogni guerra. Gli israeliani, comunque, reagiscono subito contro i comandanti di Hezbollah che hanno il compito di sostenere, istruire e finanziare i palestinesi in Palestina e soprattutto i Palestinesi del 1948 che vivono in Israele. E’ successo in molte occasioni in cui molti comandanti di Hezbollah legati al dossier palestinese sono stati assassinati in Libano.

Lo scorso mese Israele ha scoperto che l’Iran mandava dei droni evoluti “a bassa osservabilità” che fornivano materiali elettronici e speciali attrezzature belliche ai palestinesi. I radar tradizionali israeliani non avevano visto questi droni andare avanti e indietro ma infine sono riusciti ad identificarne uno usando mezzi per il rilevamento termico e dissuasori acustici e ad abbatterlo nel suo ultimo viaggio.

In risposta a questo Israele ha colpito l’aeroporto militare siriano T-4 usato dall’Iran come base di questi droni. Ma per Israele non era abbastanza e volendo vendicarsi ulteriormente, colpiva altri bersagli iraniani e siriani nelle settimane seguenti.

Tel Aviv crede di cavarsela colpendo continuamente obbiettivi iraniani senza scatenare una risposta militare. O forse davvero Israele era convinto che l’Iran avesse timore di impegnarsi in una guerra con Israele, essendo gli Stati Uniti pronti comunque a prendere parte ad una guerra contro la Repubblica Islamica usando le loro basi militari attorno alla Siria, vicinissime alle forze iraniane presenti sul campo siriano. Ovviamente l’Iran ha una visione diversa da quella degli israeliani, degli americani e anche dei russi che cercano di evitare confronti ad ogni costo.

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Indipendentemente da quanti aerei israeliani hanno preso parte all’ultimo attacco e a quanti missili siano stati lanciati o intercettati, si è verificato un serio sviluppo : l’alto comando siriano ha infranto tutte le regole e non ha trovato ostacoli nel bombardare Israele nel Golan occupato.

Ribadisco che il tipo di missili o razzi sparati dalla Siria contro gli obbiettivi militari israeliani non è importante come non lo è se hanno colpito o meno i loro obbiettivi. Quello che è importante è il fatto che una nuova ROE è in atto in Siria, simile a quella stabilita da Hezbollah a Kiryat Shmona, vicino al confine libanese, dove i suoi militanti hanno sparato con cannoni antiaerei ogni volta che Israele violava lo spazio aereo libanese nel 2000.

Fondamentalmente Israele voleva colpire degli obbiettivi in Siria ma dichiarare allo stesso tempo di non essere in cerca di uno scontro. Israele avrebbe voluto continuare a provocare sia la Siria che l’Iran nel Levante affermando però di non essere alla ricerca di una guerra. Israele ambirebbe a colpire continuamente qualunque bersaglio a sua scelta in Siria senza subire ritorsioni. Con l’ultimo attacco, le “ conseguenze non volute” o la provocazione di  Israele hanno forzato il governo siriano a considerare le alture del Golan occupato come il prossimo campo di battaglia. Se Israele continua a colpire al di là della zona di confine, la Siria prenderà in considerazione di mandare i suoi missili o razzi anche oltre le alture del Golan e raggiungere il territorio israeliano.

Il segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hasan Nasrallah, in effetti qualche anno fa aveva detto : “ Lasciate il Libano al di fuori del conflitto. Venite ad affrontarlo in Siria  “ La Siria è diventata ovviamente il campo di battaglia in cui tutti i paesi e tutte le fazioni risolvono i loro conflitti, la piattaforma dove trova voce la guerra silenziosa tra Israele e l’Iran con i suoi alleati.

A Damasco, fonti vicine alla dirigenza credono che Israele continuerà i suoi attacchi. Israele comunque ora sa dove avverrà la risposta della Siria. Israele ha scatenato tutto questo ma non se lo aspettava : adesso è diventata una regola.

L’Iron Dome israeliano è inefficiente e non in grado di proteggere Israele da razzi e missili lanciati simultaneamente. La battaglia adesso si è spostata nel territorio siriano occupato da Israele e questo non piace a Tel Aviv e alla Russia. L’Iran e la Siria non stanno prendendo in considerazione la preoccupazione russa di mantenere un livello di tensione basso se Israele non riesce a controllarsi. La Siria riconosce l’importanza della Russia e il suo ruolo efficace nel fermare la guerra e tutto il sostegno politico e militare che le sta offrendo. Damasco e Tehran hanno però un’altra visione e allo scopo di contenere Israele hanno addestrato come minimo 16 gruppi siriani del luogo pronti a liberare le alture del Golan o a contrastare ogni possibile avanzata israeliana in territorio siriano.

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Israele ha scatenato quello di cui ha sempre avuto paura ed è riuscito ad avere un nuovo campo di battaglia, le alture del Golan. E’ vero che Israele si è limitato a bombardare depositi di armi mai colpiti prima. Ha bombardato basi dove ci sono consiglieri iraniani insieme ad ufficiali siriani ( la Russia ha evacuato la maggior parte delle postazioni per evitare l’imbarazzo di essere colpita da Israele). E’ anche vero che Israele non ha bombardato con regolarità gli aerei iraniani militari e quelli che trasportavano armi in Siria né il principale centro di controllo e comando iraniano all’aeroporto di Damasco. Questo significa che non tutti, per adesso, stanno spingendo per un’escalation .

La situazione può sfuggire di mano? Certamente, il problema è quando!

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