La stretta americana sull’ Iran e’ cominciata: l’Europa cerca delle alternative.

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Di Elijah J. Magnier: 

Tradotto da: Alice Censi

Le sanzioni economiche più dure che si possano imporre ad un paese verranno applicate oggi unilateralmente nei confronti dell’Iran. L’amministrazione americana farà del suo meglio per mettere in ginocchio la Repubblica Islamica e Teheran a sua volta cercherà di fare tutto ciò che è possibile  per superare il campo minato americano. In ogni caso,a prescindere dal risultato, l’Iran non si arrenderà alle dodici condizioni poste da Washington .

L’Iran, infatti, non è un paese appena creato, destinato a crollare con le prime severe sanzioni ne’ e’ un paese che lascerà che le sue esportazioni di petrolio vengano bloccate senza reagire. Le  sanzioni degli Stati Uniti e delle Nazioni Unite contro l’Iran, in realtà ,risalgono all’ inizio della Rivoluzione Islamica e alla caduta dello Shah nel 1979.

Non c’e’ dubbio che l’economia iraniana ne risentirà . Ciò nonostante, l’unita’ dell’Iran oggi ha raggiunto il livello più alto : il presidente Trump e’ riuscito a compattare i riformisti e i radicali che oggi sono sulle stesse posizioni!

Il generale iraniano Qassem Soleimani così ha detto al presidente Rouhani : “ tu cammini e noi ti   precediamo.  Non rispondere alle provocazioni di Trump perché lui è un insolente e non è alla tua altezza. Lo affronterò io.” Rouhani crede che “ la politica americana e le sue nuove macchinazioni non andranno a buon fine”. Pertanto, tutti quelli che hanno ruoli di responsabilità nel regime iraniano sono oggi uniti, sotto la guida dell’ Imam Ali Khamenei, contro la politica degli Stati Uniti il cui scopo è quello di tenere a freno il regime.

D’altro canto, l’Iran ha sviluppato la tecnologia relativa ai missili e la precisione dei suoi armamenti durante le precedenti sanzioni a livello mondiale e non ha mai cessato la sua politica nei confronti dei propri alleati che è parte integrante della sua ideologia. Teheran non è sola contro gli Stati Uniti e sta aspettando di vedere quale sarà l’evoluzione delle sanzioni prima di reagire. Sicuri che Trump otterrà un secondo mandato, i governanti iraniani si stanno preparando ad un lungo assedio.

Sayyed Ali Khamenei ha dichiarato che il suo paese non concluderà mai alcun accordo con gli Stati Uniti ne’ sarà mai coinvolto in accordi futuri poiché gli Stati Uniti fondamentalmente sono inaffidabili. L’ Iran fa conto sull’unita’ della sua popolazione e sull’appoggio dei suoi partners in Medio Oriente, in Europa ( un alleato strategico fondamentale) e in Asia. L’ Europa, in particolare , sta cercando di sganciarsi dalle sanzioni americane, ma finora con poco successo : i suoi leaders stanno implorando, invano, perché ci sia una deroga per quanto riguarda i generi alimentari e i farmaci per alleviare le sofferenze della popolazione .

Trump e’ determinato – nonostante le misure siano dannose all’economia europea – a impedire qualunque operazione commerciale tra l’ Iran e l’ Europa. Questa è una delle principali ragioni per cui il vecchio continente sta cercando di attuare una strategia di lungo termine per sganciarsi, nello specifico, dal sistema SWIFT ( Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication ) che è la rete finanziaria usata in tutto il mondo per i pagamenti di alto valore all’estero.

Il Regno Unito, la Germania e la Francia sono stati inflessibili contro le decisioni  dell’amministrazione americana e contro le sanzioni per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale . Trump non sembra affatto intimorito dai  principi, dalle leggi o dagli accordi internazionali ( come per esempio il Trattato Nucleare), e insegue solamente il denaro. Gli Stati Uniti cercano di mantenere la loro egemonia e proteggere i loro tentativi di vecchia data per dominare il mondo, a spese dei loro partners europei e dei loro alleati in Medio Oriente, questi ultimi costantemente dissanguati dal racket delle estorsioni americane.

Ci sono compagnie europee che potrebbero ignorare gli avvertimenti di Trump : potrebbero decidere di commerciare con l’ Iran utilizzando solamente la moneta locale a condizione che non ci siano di mezzo attività che hanno come base gli Stati Uniti.

Uno dei maggiori problemi resta l’Iraq. Gli Stati Uniti potrebbero tentare di creare una lotta intestina nei circoli politici di Baghdad , tra quelli che sono a favore dell’ Iran e quelli che sono a favore degli Stati Uniti, per esempio. La Mesopotamia, però , non chiuderà mai le sue porte ai commerci con l’ Iran e manterrà inalterato il flusso delle merci che vengono scambiate tra i due paesi, incurante delle conseguenze . Se Trump decidesse di andar giù pesante con l’ Iraq lo spingerebbe ulteriormente nelle braccia dell’ Iran. Ma Trump ha già mostrato segni di debolezza : ha permesso che otto paesi, tra cui la Russia, la Cina, la Turchia, il Giappone , l’ India e la Corea del Sud siano temporaneamente esentati. In realtà, la Russia, la Cina e la Turchia hanno già dichiarato che non si atterranno alle sanzioni con o senza la benedizione degli Stati Uniti. Questo significa che l’ Iran non sarà completamente accerchiato e che questi paesi gli permetteranno di avere con loro  importanti scambi commerciali . L’ export iraniano di 2,5 milioni di barili al giorno sarà ridotto ma non verrà mai bloccato completamente. Questo, da solo, significa il fallimento del piano americano di colpire l’economia dell’ Iran, cambiarne il regime, bloccare la sua produzione militare innovativa e ridimensionare l’appoggio che garantisce ai suoi alleati in Libano, Siria, Iraq, Yemen e Afghanistan .

I terroristi dello “ Stato Islamico” ( ISIS) sono riusciti a vendere petrolio per alcuni anni. Questo petrolio rubato in Iraq e Siria ha raggiunto il Mediterraneo ed è stato anche esportato fuori dal Medio Oriente. Un paese di antica tradizione come l’Iran, quindi, non avrà certamente difficoltà a trovare il modo di esportare il suo petrolio .

Le sanzioni di Trump hanno terrorizzato di più i suoi alleati che non i suoi nemici. Questi alleati  stanno seriamente cercando oggi delle alternative perché quello che sembrava inconcepibile e’ diventato realtà, gli Stati Uniti hanno dimostrato di non avere limiti e confini nelle loro azioni. Queste sanzioni aiuteranno di sicuro l’ Iran a diventare sempre più indipendente e autosufficiente in molti campi. Inoltre, il numero di paesi preoccupati dall’ egemonia americana e determinati ad uscirne sta aumentando . Gli Stati Uniti mostrano di possedere ben poca abilità diplomatica : in realtà sono diventati una gigantesca entità, fortissima, con tanti muscoli ma ben poco cervello.

Peraltro ci sono forti segnali che indicano come gli Stati Uniti siano molto preoccupati della loro posizione a livello mondiale . L’ Europa da’ segni di ribellione agli Stati Uniti senza nasconderli e c’e’ una rilevante possibilità che nel mondo emergano la Cina e la Russia , senza dimenticare la  Turchia e il suo potenziale ruolo di leader in un mondo arabo oggi diviso. Tutti questi paesi resteranno sicuramente esterni all’orbita americana e molti altri paesi, capendo che i loro interessi non sono più tutelati da un’alleanza con gli Stati Uniti, si uniranno a loro, poco alla volta.

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