Un’escalation pericolosa in Medio Oriente: Stati Uniti e Israele a braccetto nella prossima battaglia

Di Elijah J.Magnier 

Tradotto da A.C. 

L’Iran sta accusando gli Stati Uniti di essere gli artefici della crescente tensione in Medio Oriente. Il Pentagono infatti ha sostituito  il comando combattente responsabile delle operazioni che coinvolgono Israele, da qualche giorno non è più il Comando Europeo (EUCOM) bensì il Comando Centrale (CENTCOM). Questa mossa ha fatto sì che i vertici iraniani prendessero una serie di misure tra cui quella di far procedere a passo spedito il programma nucleare. E’ una sfida all’accordo sul nucleare, il JCPOA e per i leader europei una provocazione anche se, con gli Stati Uniti non hanno onorato gli impegni presi nel 2015. L’Iran ultimamente ha anche condotto esercitazioni navali e aeree in cui ha testato i suoi missili e fatto ulteriori passi insieme all’ “Asse della Resistenza” per poter affrontare il nuovo comando militare congiunto israelo-americano. Queste decisioni rappresentano un serio pericolo per il Medio Oriente e una sfida non trascurabile alle politiche e alle iniziative che l’amministrazione Biden sta per mettere in cantiere. 

Chi prende le decisioni a Teheran ha spiegato che “integrare Israele nel Comando Centrale rappresenta una minaccia all’Iran. Significa che Israele opererà all’interno dell’intero comando combattente mediorientale e nell’ “area di responsabilità” controllata dal Comando Centrale degli Stati Uniti. Quindi il teatro delle operazioni e dello spionaggio verrà condiviso con tutti i paesi che ricadono sotto questo ombrello (Israele, Emirati, Bahrein, Giordania, Iraq, Egitto, Iran, Yemen, Sudan, Afghanistan, Kuwait, Qatar, Oman, Pakistan, Eritrea, Etiopia, Somalia e Seychelles). Questo darà a Israele la capacità e l’autorità di poter usare ed essere presente in tutti gli aeroporti in cui operano le forze degli Stati Uniti e di essere ospitato nelle loro più importanti basi disseminate in quei paesi in cui l’Iran è considerato un nemico, in primis  l’Arabia Saudita. 

La fonte conferma il “bisogno di riconsiderare e incrementare le capacità militari di Teheran ad un livello decisamente superiore perché le minacce sono aumentate fino a raggiungere le porte dell’Iran adesso che Israele è presente in molti dei paesi che ci circondano. E’ quindi diventato di vitale importanza e necessario che l’Iran si doti degli stessi strumenti del nemico nonostante le proibizioni al suo sviluppo nucleare alle quali Teheran a suo tempo aveva aderito”. Nel 2003 il Grande Ayatollah Sayyed Ali Khamenei dichiarava che cercare di dotarsi di armi nucleari era proibito  dall’Islam. Tuttavia le fonti sostengono che potrebbe esserci un ripensamento su questa fatwa se l’esistenza stessa dell’Iran venisse messa in serio pericolo. Nel 1973 durante la guerra arabo-israeliana dello Yom Kippur Israele era pronto ad usare le bombe nucleari se fosse stato sul punto di soccombere.

Indubbiamente Israele usufruisce da tempo delle capacità militari degli Stati Uniti e della loro intelligence come pure delle loro basi in Medio Oriente. Nel corso degli anni ha colpito obbiettivi in Iraq e in Siria, usando le strutture degli Stati Uniti presenti nei paesi del Medio Oriente considerati “ zona di operazioni”. Questo beneficio non era comunque scontato quando Israele dipendeva dall’ EUCOM. Ma grazie all’influenza che ha sulle amministrazioni americane ha sempre potuto servirsi di tutte quelle installazioni militari che il presidente di turno decideva di mettergli a disposizione. 

E adesso con il trasferimento della loro leadership a CENTCOM gli israeliani avranno diritto a usare tutti gli impianti militari perché Israele fa parte della struttura che organizza la strategia americana in Medio Oriente. L’Iran la considera ovviamente una colossale minaccia per la “Repubblica Islamica”. 

Questa decisione è considerata pericolosa perché, in caso di guerra, permetterebbe al Pentagono di utilizzare Israele nelle sue operazioni in Medio Oriente e fargli fare il “lavoro sporco”. E così Israele opererebbe con gli Stati Uniti in Libano, Siria, Giordania, Iraq, Yemen e in altri paesi mediorientali che adesso hanno normalizzato i rapporti con Israele. Se Israele fosse stato in  CENTCOM nel 2003 avrebbe potuto partecipare alla guerra contro Saddam Hussein durante l’occupazione dell’Iraq. La Palestina invece resta di competenza dell’EUCOM anche se Israele appartiene a CENTCOM.

Quale sarà la risposta dell’Iran alla mossa degli Stati Uniti?Le fonti dicono che l’Iran “ha creato una leadership unificata all’interno della sua sala operativa che gestisce le minacce 

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