La Russia minaccia Israele in Siria e l’Iran manda un messaggio a Israele

Scritto da – Elijah J. Magnier:

Tradotto da – Andrea Bovenga

Israele ha messo fuori servizio l’aeroporto di Damasco dopo averlo preso di mira per sette anni con attacchi puntuali sia all’interno che nei suoi dintorni, dove si trovano depositi di armi avanzate iraniane come missili antiaerei, missili di superficie a guida di precisione e moderni droni multi-tasking. Tuttavia, questo nuovo sviluppo ha spinto l’Iran a lanciare la minaccia esplicita – trasmessa attraverso la Russia – che qualsiasi attacco israeliano alle posizioni iraniane in Siria avrebbe scatenato una risposta diretta contro Israele. Pertanto, la Russia ha convocato l’ambasciatore israeliano per dirgli che l’attacco all’aeroporto di Damasco violava tutte le linee rosse e che avrebbe portato il caso al Consiglio di Sicurezza per condannare la violazione del diritto internazionale da parte di Israele.

Diversi anni fa, la Russia aveva promesso al governo di Damasco che il suo aeroporto principale non sarebbe stato oggetto di alcun attacco israeliano. Tuttavia, ciò non è avvenuto e Israele ha continuato i suoi attacchi pur senza compromettere le piste e senza interrompere il traffico aereo civile e militare, che è proseguito ininterrotto dal 1970 anche durante la guerra. Tuttavia, nelle ultime settimane, Tel Aviv ha esagerato colpendo più volte le piste settentrionali e meridionali per rendere l’aeroporto del tutto inagibile. Damasco ha annunciato ufficialmente che il suo aeroporto è stato gravemente danneggiato e ha smesso di operare. 

Tuttavia, una fonte di Damasco ha confermato che grazie all’utilizzo di materiali speciali è stato possibile riaprire l’aeroporto in meno di due settimane, con un nuovo chiaro impegno russo a far sì che a qualsiasi nuovo attacco venga data una risposta analoga e venga bombardato direttamente il territorio di Israele.

Mosca ha spostato il caso dell’aggressione israeliana su un altro livello, esprimendo l’intenzione di presentare una bozza di risoluzione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per condannare il raid sull’aeroporto di Damasco. Anche se gli Stati Uniti useranno il loro veto, il passo russo indica che Mosca ritiene che sia giunto il momento di avvertire Israele di smettere di insistere, soprattutto perché ha assunto una posizione anti-russa nella guerra ucraina.

La settimana scorsa, il viceministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov ha convocato l’ambasciatore israeliano a Mosca, Ben Zvi, e ha chiesto spiegazioni, affermando che “non è soddisfatto delle giustificazioni e attende ulteriori chiarimenti”. Ciò indica un cambiamento nelle relazioni che non si limitano più agli ufficiali militari russi e israeliani che si coordinano tra loro in Siria. Invece, la regolamentazione dei rapporti tra Russia e Israele è passata al livello politico più alto, a livello di leader e di vertice della gerarchia.

Non c’è dubbio che quella della Russia sia una posizione notevole e senza precedenti, che condanna Israele dopo averlo perdonato centinaia di volte, anche quando uno dei raid israeliani aveva causato l’abbattimento di un aereo russo che trasportava 15 ufficiali nel settembre 2018.La Russia dice agli israeliani che il loro attacco all’aeroporto di Damasco mina la stabilità dell’area e viola la sovranità della Siria. Pertanto, Mosca chiederà che i responsabili siano chiamati a rispondere perché questo attacco pregiudica l’assistenza umanitaria della Siria. Si 

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