
Di Elijah J. Magnier: @ejmalrai
Tradotto da: Alice Censi
Si parla molto nel Levante, in Siria e Libano, della possibilità che Israele, ma in sostanza il suo primo ministro Benyamin Netanyahu, pensi seriamente di avventurarsi in una battaglia transfrontaliera di grandi proporzioni,che potrebbe trasformarsi in guerra, per assicurarsi la rielezione alle prossime votazioni. Nonostante le sue dichiarazioni di “un tremendo successo nell’ “Operazione Scudo del Nord” (ONS) lanciata lo scorso dicembre, Netanyahu sta mandando l’esercito israeliano alla ricerca di altri tunnel, lontano dai riflettori dei mezzi di informazione.
L’annuncio un po’ troppo prematuro del successo dell’ ONS rivela come Netanyahu sia diventato ostaggio del suo stesso ottimismo che vorrebbe ovviamente investire in una prossima rielezione. Netanyahu è riuscito a seminare il panico tra gli israeliani che vivono nella zona al confine con il Libano e non solo, anche tra quelli che vivono all’interno del paese, con le sue affermazioni su Hezbollah che possiede missili di precisione capaci di raggiungere qualunque obbiettivo.
Intanto, l’infrastruttura sotterranea segreta che sta tra il Libano e Israele, non è interamente sotto il controllo israeliano e potrebbe quindi diventare determinante in un’eventuale guerra futura che presupponga l’uso della fanteria per catturare soldati e/o ufficiali israeliani. Hezbollah possiede moderne attrezzature per scavare e i tunnel saranno essenziali per trasferire qualsiasi guerra che Israele inizierebbe dal sud del Libano, dentro il territorio controllato dal suo nemico .
Secondo fonti ben informate, ci sono forti possibilità che Israele inizi una battaglia di ampia portata contro il Libano che rischierebbe di trasformarsi in una guerra. Queste fonti sono convinte che “ Netanyahu potrebbe scegliere di usare i missili guidati e i bombardamenti aerei per cercare di limitare le capacità missilistiche di Hezbollah. In questo caso la fanteria non sarebbe necessaria e l’esercito israeliano si limiterebbe a proteggere i confini per evitare possibili infiltrazioni attraverso i tunnel transfrontalieri”.

Il primo ministro Netanyahu è convinto che Sayyed Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah, sia stato umiliato dal tremendo successo riportato da Israele nel demolire la sua infrastruttura sotterranea e inoltre è sicuro di essere riuscito a privarlo del tutto di questa risorsa fondamentale (i tunnel) nel corso delle ultime sei settimane.
Finora Israele ha scoperto quattro tunnel e il leader di Hezbollah non ha smentito. Tuttavia, Netanyahu sta ingannando gli israeliani con le sue dichiarazioni di averli distrutti tutti. Sempre secondo fonti ben informate, l’esercito israeliano “sta mandando dei cani addestrati nei tunnel scoperti di recente, nonostante la grande profondità, per sgombrarli dagli esplosivi o per attaccare chi eventualmente ci lavorasse dentro”.
Che le autorità israeliane mentano ai cittadini non è una novità. Sayyed Nasrallah ha detto che uno dei tunnel è di vecchia data e Moshe Ya’alon, l’ex ministro della difesa israeliano ha convenuto : “ Abbiamo mentito per salvaguardare la sicurezza dello stato e lo abbiamo fatto per trarre in inganno l’altra parte”. Il messaggio di Nasrallah ha creato divisioni tra la popolazione israeliana, cioè tra coloro che hanno fiducia nell’esercito ( non nei politici) e quelli che credono a Nasrallah.

Hezbollah considera i tunnel una risorsa essenziale in caso di una possibile guerra con Israele. Israele ha scavato tunnel profondi da uno a cinquanta metri in una zona larga tra i 10 e i 13 chilometri nell’entroterra vicino a Ayta al-Shaab e Kfarkila (Metula). C’è una zona molto più ampia, di 107 km che si estende verso la costa libanese che invece Israele non ha scavato.
Considerando che la città di confine di Aita al-Shaab ha colline su entrambi i lati del confine e una montagna alta centinaia di metri : è Israele in grado di cercare i tunnel in questa zona? Oggi Hezbollah potrebbe avere in uso dei compressori silenziosi e attrezzature da scavo capaci di ridurre i tempi di escavazione dei tunnel da due anni a solo 4-6 mesi. La necessaria progettazione e la moderna attrezzatura non mancano di certo nonostante Netanyahu sia convinto che Hezbollah abbia serie difficoltà economiche e quindi sia impossibilitato a scavare altri tunnel costosi.
In molte zone Israele controlla il cielo con i droni e i confini con radar e telecamere a sensori termici a lungo raggio, radar pulse-Doppler, radar a onda continua e sistemi intelligenti di immagini a luce visibile che gli forniscono segnali di allarme avanzati. Questi sistemi rilevano e rintracciano persone e ogni oggetto che si muove tramite la loro velocità e direzione. I tunnel aggirano tutto ciò e permettono di attaccare il nemico da dietro. I tunnel nel sud del Libano sono diversi da quelli di Gaza essendo la topografia libanese composta principalmente di rocce.

Tutte le fonti con cui ho parlato mi hanno confermato che “ i tunnel transfrontalieri sono importanti per sorprendere il nemico e portare le truppe alle spalle delle linee nemiche. Questo è il piano di cui ha parlato Sayyed Nasrallah quando ha minacciato di occupare la Galilea”. Sempre secondo le fonti “ i tunnel sono importanti ma non l’unico modo per attraversare i confini”.
“ Una piccola quantità di esplosivo è sufficiente a far cadere un muro di cemento di 4-6 metri di ampiezza attraverso il confine tra Libano e Israele e permettere quindi un’apertura idonea al passaggio di truppe motorizzate nel momento in cui venisse deciso l’attraversamento del confine” ha detto la fonte. Questo scenario sarebbe plausibile solo se e quando Israele decidesse di innescare una guerra attraversando il confine libanese con la sua fanteria. Poiché Israele viola la sovranità del Libano praticamente ogni giorno, non sarebbe sorprendente che Hezbollah riproducesse il suo comportamento.
La battaglia dei tunnel è un incubo senza fine per qualunque esercito. I tunnel vengono costruiti per essere usati una sola volta. Il “ piano della Galilea” è pensato per forzare Israele ad andarsene dal territorio arabo che occupa ( le alture del Golan) o per liberare i prigionieri palestinesi in cambio del ritiro dalla Galilea ( o da qualunque altro villaggio o città in Israele) in caso di guerra e di un’avanzata di Hezbollah in territorio nemico. Le fonti non escludono la morte di centinaia di soldati da entrambe le parti se dovesse scoppiare una guerra e Hezbollah decidesse di attraversare il confine.

Israele sta prendendo seriamente la minaccia di Hezbollah: il battaglione “ Porte di fuoco” è stato creato per contrastare i piani di Hezbollah per conquistare la sottile striscia della Galilea. Quando hanno spiegato la loro valutazione fatta in base alle informazioni avute, Netanyahu e l’ex capo di gabinetto Gadi Eizenkot hanno prospettato ai coloni israeliani uno scenario degno di un film dell’orrore infestato da zombies con “1.000-2.000 combattenti di Hezbollah che attaccano di sorpresa” le località di confine. Così i due hanno fatto il gioco di Sayyed Nasrallah facendo più danno psicologico e spaventando ancor di più di chiunque altro le comunità locali israeliane. Netanyahu cercava di enfatizzare i suoi “risultati” a scopo elettorale. Ma non è riuscito, soprattutto per aver annunciato troppo presto la conclusione della vicenda dei tunnel, nonostante le sue forze sapessero che ne esistevano ancora molti altri.
Le fonti reputano l’attaccamento al potere di Netanyahu un fattore molto pericoloso per Israele. “ Lui e la sua squadra sarebbero capaci di decidere di lanciarsi in una grande battaglia o anche in una guerra contro il Libano solo per essere rieletto e evitare la prigione dato che è accusato di corruzione. Netanyahu ha tenuto per sé il ministero della difesa e, non essendo un esperto militare cerca di provare le sue abilità facendo qualcosa contro il Libano. Diciamo il Libano perché il primo ministro capisce perfettamente che un futuro attacco alla Siria avrebbe serie e controproducenti conseguenze sul suo futuro politico dato che Damasco e i suoi alleati risponderebbero” e lui lo sa.
Le fonti di informazione riconoscono che Israele gode di un appoggio americano senza precedenti. Il presidente Trump apparentemente farebbe qualunque cosa pur di soddisfare e aiutare Israele. Le forze americane si trovano già nel paese dove si allenano e fanno manovre in vista di un possibile scenario di guerra in cui naturalmente darebbero immediato appoggio militare a Israele. Le fonti sono comunque certe che “ le forze di sicurezza irachene, alleate dell’ “Asse della Resistenza”, non avranno esitazioni a far parte di una futura guerra al Levante”.

“Se gli Stati Uniti parteciperanno apertamente e direttamente a una guerra contro la Siria o il Libano, le forze americane saranno ostaggio e bersaglio in tutta la Mesopotamia. La prossima guerra non assomiglierà a nessuna delle precedenti e nessuno verrà risparmiato” hanno detto le fonti.
Hezbollah preferirebbe evitare la guerra. Sayyed Nasrallah ha detto :” Se a Netanyahu fa piacere dire che è riuscito a distruggere tutti i nostri missili ( in realtà solo pochi), lo dica pure, noi non lo contraddiremo.”
Hezbollah non intende sfidare troppo il primo ministro israeliano anzi cerca di evitare le provocazioni che potrebbero portare ad una guerra devastante estesa non solo al sud del Libano ma anche alle periferie della capitale. In caso di guerra, a Beirut non berranno il tè , ma neppure il caffè a Tel Aviv come ha sottolineato il generale maggiore israeliano Tamir Yadai.
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