Nasrallah sfida i servizi segreti stranieri con un’intervista in diretta di tre ore.

Di Elijah J. Magnier: @ejmalrai

Tradotto da: Alice Censi

Il leader di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah ha sfidato i servizi segreti  mondiali, in particolare quelli israeliani, che cercano in continuazione di rintracciarlo , nel corso di una intervista in diretta di tre ore trasmessa dalla TV al-Mayadeen sabato scorso. Nasrallah ha mostrato di avere l’abilità tecnica per partecipare ad una  trasmissione dal vivo di così lunga durata senza temere di essere localizzato. E, fatto ancora più importante, ha mostrato con disinvoltura la capacità di ricevere messaggi elettronici tramite una connessione internet nelle vicinanze che gli ha permesso di rispondere alle domande mentre riceveva le ultime notizie da tutto il mondo. Questo comportamento indica chiaramente che Nasrallah ha fiducia nelle competenze tecniche di Hezbollah che è in grado di disturbare qualunque segnale di intercettazione ed è efficiente nell’ oscurarlo ai  servizi segreti locali o internazionali che cercano di localizzarlo. 

Sembra proprio che Hezbollah abbia delle abilità elettroniche superiori a quelle di molti paesi sia in Medio Oriente che in altre parti del mondo . Quello che è strano è il fatto che Nasrallah abbia ostentato queste abilità davanti a decine di migliaia di persone che seguivano l’intervista. 

Le capacità elettroniche possedute da Hezbollah non sono una novità : Israele ha cercato di intercettare fisicamente le sue linee telefoniche fisse (fibra ottica) e i telefoni cellulari di molti comandanti. In passato, infatti, le competenze israeliane nell’ intercettazione, hanno permesso all’esercito di entrare nella rete telefonica di Hezbollah e scoprire una ragnatela di comunicazioni che avrebbe poi portato alla distruzione di centinaia di case, uffici e basi di Hezbollah durante la guerra del 2006. 

Non è un segreto che intercettando un telefono cellulare sia possibile identificare altri cellulari nello stesso posto e creare una registrazione del codice IMEI ( identità internazionale dei terminali mobili) anche se l’utente cambia la carta SIM (Modulo di Identità dell’Abbonato) ma continua a usare lo stesso telefono. 

Hezbollah, riconoscendo l’errore, metteva in allarme i propri membri e i comandanti perchè evitassero di andare al lavoro con il cellulare. La causa di molti danni subiti da Hezbollah nella guerra del 2006 è dovuta proprio al fatto di non aver seguito queste istruzioni. 

Parallelamente Hezbollah è riuscito a usare la stessa tecnologia per intercettare e catturare delle spie. Nel 2006 Hezbollah tendeva un’imboscata alle Forze per le Operazioni Speciali Israeliane (SOF) simulando la presenza di uno dei suoi leaders  più ricercati ad al-Rasoul al-A’zam, sulla strada che va all’aeroporto di Beirut. Uno dei membri presenti, all’ultimo minuto, rivelò il piano che avrebbe portato all’uccisione e all’arresto di molti soldati delle SOF. Ma questa spia cadde nelle sua stessa trappola qualche anno dopo, proprio per il suo cattivo uso del telefono cellulare: la carta SIM usata per contattare Israele fu intercettata da Hezbollah quando la inserì per sbaglio nel suo telefono libanese. Gli ci volle un attimo per capire lo sbaglio fatto, ma il tempo che aveva non era sufficiente per scappare in Israele. Le competenze di Hezbollah portarono all’arresto di parecchie spie, ma i nomi di alcune di loro non furono mai rivelati. 

Ben lontano dal nascondersi sottoterra ( come cerca di dipingerlo da anni la propaganda israeliana dopo la guerra del 2006) Sayyed Nasrallah ha parlato con molta sicurezza all’interno di un elegante appartamento. Sayyed Nasrallah, infatti, incontra i politici locali, autorità regionali e altri leaders di Hezbollah in diversi appartamenti di Beirut, mai gli stessi. Questo è un segno ulteriore dei suoi frequenti movimenti protetti da una procedura di sicurezza degna di un personaggio della sua statura che è nella lista dei maggiori ricercati di molti paesi, inclusi quelli mediorientali e europei che collaborano con Israele e gli Stati Uniti. 

La squadra di professionisti addetta alla sicurezza di Nasrallah, lo sposta liberamente all’interno del Libano e all’estero; viaggia tra Beirut e Damasco lungo un’unica, lunga e trafficata strada per incontrare il presidente Bashar al-Assad. Nasrallah ha una squadra addetta ai mezzi di informazione elettronici che gli fornisce all’istante le ultime notizie e un riassunto di tutti i quotidiani e degli organi di stampa che danno informazioni o pubblicano articoli sul Medio Oriente. 

Pare che le competenze elettroniche di Hezbollah vengano costantemente adeguate alle tecnologie più aggiornate e alle misure di sicurezza necessarie ad affrontare i suoi nemici e a proteggere i suoi leaders e le capacità militari. La battaglia tra Israele e Hezbollah non è soltanto squisitamente militare ma è anche una battaglia di informazioni e tecnologia. 

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