Israele nasconde i suoi soldati e Hezbollah, senza sparare nemmeno un colpo, sta già vincendo.

Di Elijah J.Magnier: @ejmalrai

Tradotto da: Alice Censi

L’esercito israeliano ha nascosto molto bene i suoi soldati lungo il confine con il Libano. Hezbollah e’ riuscito così a sconfiggere l’IDF senza nemmeno sparare un colpo; l’ha obbligato a dileguarsi e a lasciare dei fantocci all’interno dei veicoli militari. Israele ha agito in questo modo per non dare a Hezbollah l’opportunita’ di vendicare l’uccisione dei suoi membri in Siria così come l’invio dei droni imbottiti di esplosivo nei sobborghi di Beirut e l’attacco contro  un ufficiale palestinese nella valle della Bekaa. Lungo il confine con il Libano, dalla città costiera di Naqoura alle fattorie di Shebaa, per circa 60 km, Hezbollah  cerca  bersagli militari israeliani senza riuscire , apparentemente, a trovare dei soldati. Vorrà dire che Hezbollah sarà obbligato a colpire un oggetto non visibile all’interno del territorio. Gli obbiettivi di Hezbollah sono tanti e selezionarne uno non sarà poi così difficile. Non dovendo  rivelare l’esatto momento in cui avverrà la sua vendetta, Hezbollah può divertirsi a tenere Israele sulla corda e a diffondere ansia e paura in tutto il paese. 

Hezbollah non ha affatto fretta di chiudere i conti e potrebbe non aver bisogno di precorrere i tempi. Colpire un obbiettivo lontano potrebbe scoprire le capacità militari dell’organizzazione : meglio tenere il proprio arsenale nascosto per uno scontro più serio e di più ampie dimensioni. Pertanto Hezbollah preferisce usare i missili a guida laser, i cecchini, trappole nascoste o anche missili di precisione e droni suicidi che sono in grado di provocare un numero di vittime consistente tra i soldati israeliani se si trovano in gruppo (se e quando è possibile ). 

Per la prima volta dal 2006 ( data della terza guerra in Libano), per un’intera settimana non c’e’ stata neppure una violazione terrestre del Libano. Il numero degli sconfinamenti israeliani superava i cinque alla settimana e ne avvenivano circa 167 al mese ( sul terreno, in cielo e per mare) nonostante la risoluzione 1701 delle Nazioni Unite. Israele continua a violare lo spazio aereo libanese, ogni giorno, decine di volte al giorno. 

Secondo la stampa israeliana Hezbollah sta avendo successo con la sua guerra psicologica.Naturalmente gli israeliani stanno monitorando da vicino tutti i movimenti sul confine, tutte le informazioni, pubbliche o meno, utili a sventare un attacco. Sta di fatto che la teoria che “Israele e’ un esercito invincibile” non tiene più : è stata irrimediabilmente compromessa da una minaccia fatta dal segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah in televisione. 

L’esercito israeliano e’ in stato di massima allerta, ha annullato i congedi di parecchie unità di combattimento e ha chiesto ai coloni di non avvicinarsi al confine. Il comandante del fronte settentrionale israeliano, il generale Amir Baram ha paradossalmente rifiutato la richiesta dei coloni di aprire dei rifugi per non renderli ancora più nervosi nell’attesa della micidiale risposta di Hezbollah. 

Parrebbe che i soldati israeliani schierati lungo il confine, per la prima volta possano  accettare senza remore  l’uccisione di tre o quattro commilitoni dato che significherebbe che la morte non bussa alle loro porte. I soldati israeliani tirerebbero un respiro di sollievo e tornerebbero al loro quotidiano con una ritrovata serenità una volta concluso l’attacco di Hezbollah.

Dalle dichiarazioni politiche e militari israeliane, sembrerebbe che i venti di guerra non soffino più così impetuosi ne’ uno scontro venga invocato. Ma è troppo presto per fare delle speculazioni poiché spetta al primo ministro Benjamin Netanyahu decidere se trascinare o meno Israele in una guerra. 

Israele non potrà nascondersi a lungo dietro le barricate e l’IDF dovrà prima o poi uscire dai suoi nascondigli. Il momento dell’attacco promesso da Hezbollah si avvicina man mano che i giorni passano. Poi la pressione verrà tolta ma non su Netanyahu che sa che questa guerra psicologica l’ha danneggiato anche se ha potuto vantarsi dei risultati raggiunti in Siria e Iraq. Ma certamente non può sbandierare i suoi successi in Libano contro Hezbollah perché ha già perso la prima battaglia. Israele ha risvegliato il jinn scita nella guerra del 1982 quando ha invaso il Libano e ha fatto in modo che Sayyed Nasrallah diventasse il leader di Hezbollah assassinando quello precedente,  Sayyed Abbas al-Moussavi. Apparentemente Israele, di nuovo, non è stato in grado di imparare dalla storia e dai suoi errori. 

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