
Di Elijah J. Magnier: @ejmalrai
Tradotto da A.C.
Dopo una settimana di manovre militari, Israele ha reso pubblico il loro scopo principale: affrontare una possibile avanzata delle forze speciali di Hezbollah, le unità “Radwan”, nel nord di Israele, precisamente negli insediamenti che si trovano a ridosso del confine. Durante le esercitazioni c’è stato uno scambio di messaggi tra Israele e Hezbollah che solo loro sono in grado di interpretare. Quali erano questi “messaggi” indiretti che i due acerrimi nemici si sono scambiati?
In queste manovre su larga scala, Israele ha riconosciuto, per la prima volta, una nuova realtà, fonte di notevole preoccupazione. Un attacco condotto dalle forze speciali “Radwan” finalizzato a prendere il controllo degli insediamenti israeliani sul confine è sicuramente assai probabile. Questo dimostra che Israele ha osservato attentamente le capacità di Hezbollah, l’efficienza e l’organizzazione delle sue forze speciali durante I nove anni della guerra in Siria.
Non è un caso che il segretario generale di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah abbia accettato di trasmettere in televisione alcuni episodi che illustrano come I suoi uomini abbiano combattuto nelle impervie montagne al confine tra Libano e Siria e come siano state riconquistate la città di Qusayr e la regione del Qalamoun tra il 2013 e il 2017. In Siria Hezbollah ha svelato il suo utilizzo dei droni, la sua esperienza in combattimento nei centri abitati e in montagna, la sua abilità nell’effettuare ricognizioni in territorio nemico, il suo studio accademico delle operazioni militari (strategia e tattiche), di essere in grado di seguire dal vivo l’avanzata delle sue truppe mediante schermi giganti posizionati nella sua sala operativa e di essere capace di liberare territori dieci volte (e anche più) più grandi dell’intero Libano.
Sayyed Nasrallah ha scelto di non condividere tutta l’esperienza bellica maturata dalla sua organizzazione e volutamente non ha rivelato i numerosi attacchi e i formidabili agguati notturni condotti da Hezbollah durante la guerra in Siria. Per cui Hezbollah non ha fatto trasparire tutte le capacità in suo possesso, un potenziale che si manifesterà solo in caso di un’eventuale guerra con Israele. Il messaggio di Sayyed Nasrallah era anche destinato a quei gruppi libanesi, se esistenti, che accarezzano l’idea di una guerra civile. Sono state così trasmesse delle informazioni sufficienti a far capire a Tel Aviv che una sua azione militare in futuro non sarà esattamente una gita con picnic sui prati.
Il Capo di Stato Maggiore israeliano Aviv Kochavi ha anche elencato gli altri obbiettivi delle manovre militari. La stampa israeliana ha dato la notizia della creazione della nuova divisione 99 e della multi-dimensionale “Unità Fantasma” destinata a combattere contro Hezbollah. In realtà queste unità sono state formate solo per affrontare una forza militare nata recentemente e composta da unità “Radwan” e da altre forze specializzate ( forze d’attacco anziché di difesa), un contingente che si è insediato in quest’ultimo anno lungo il confine libanese dopo un addestramento di 16 mesi mirato ad “attacchi contro gli insediamenti israeliani” e in seguito al coordinamento tra le varie forze. Hezbollah ha deciso di svelare questo suo schieramento, è il suo modo di allontanare lo spettro della guerra attraverso un messaggio indiretto, come a voler dire al nemico “ guardate cosa abbiamo in termini di forze e capacità, dovreste pensarci bene prima di imbarcarvi in un’altra avventura in Libano”.
L’esercito israeliano ha detto che le sue truppe di terra non saranno pronte a difendere gli insediamenti (e quindi non saranno in grado di affrontare la nuova unità militare di Hezbollah) prima del 2022. Le capacità per poterlo fare devono includere le abilità di eludere, isolare, impedire l’espansione, epurare, assediare e eliminare le truppe che attaccano in quei posti in cui sono probabili gli sconfinamenti e il controllo di uno o più villaggi adiacenti.
Perciò, osservando il tipo di esercitazioni condotte dagli israeliani non ci sono molti dubbi sul fatto che per la prima volta Tel Aviv ha messo in conto che una prossima guerra non sarà circoscritta al Libano, che I suoi confini verranno violati e che le forze nemiche durante l’offensiva entreranno negli insediamenti e nelle case e si scontreranno con le truppe israeliane.
E’ una partita a scacchi in cui Israele fa assegnamento prima di tutto sulla sua aviazione per spianare la strada alle truppe di terra e per eliminare obbiettivi nemici, per riuscire a paralizzare le capacità del nemico e per inviare droni ( su cui si baserà la prossima guerra) che trasportano missili multi-funzionali destinati a colpire i blindati e il personale. Da parte sua Hezbollah si è preparato a proteggere le vie da cui passano I rifornimenti, a cercare varchi e a inserire piani alternativi nel corso del processo di allontanamento nonché a garantire il ritiro durante l’attraversamento dei confini e il controllo degli insediamenti.
Inoltre, nella sua ipotesi in via di sviluppo di una nuova guerra con Hezbollah, Israele pensa che tutte le sue basi aeree potranno essere bombardate da missili di precisione. Pertanto cerca di ottenere dagli Stati Uniti degli squadroni di F-35B, dei velivoli di nuova generazione che non hanno bisogno di piste molto lunghe, per mantenere così la superiorità militare in Medio Oriente.
E Hezbollah è anche alla ricerca di una nuova equazione per poter affrontare Israele in una eventuale guerra futura (una guerra che nessuno dei due vuole ma alla quale entrambi si stanno preparando come dovesse avvenire domani), così allestisce i suoi rifugi sotterranei e si dota di nuove tecnologie belliche in grado di compensare la superiorità aerea del nemico. Grazie alle sorprese della guerra del 2006 fu neutralizzata la marina israeliana (il bombardamento della corvetta missilistica israeliana Sa’ar 5 al largo delle coste di Beirut, colpita da un missile C-802) e furono distrutti i carri armati ( colpiti dai missili a guida laser Kornet a Wadi al-Hujair). Quindi non si può sapere a che tipo di sorprese andranno incontro coloro che sono stati addestrati nelle esercitazioni denominate “Freccia Letale“.
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