
Di Elijah J. Magnier
Tradotto da A.C.
Il 9 maggio Israele inizierà una massiccia esercitazione militare al confine con il Libano in cui saranno impegnati tutti i settori dell’esercito, decine di migliaia di soldati e ufficiali. La notizia di questa grande manovra militare ha fatto scattare una mobilitazione generale nelle file di Hezbollah che si prepara ad affrontare ogni possibile scenario che ne possa derivare, anche una eventuale guerra.
E’ sulla base di alcune considerazioni importantissime legate all’attuale situazione che la leadership di Hezbollah ha deciso di indire questa mobilitazione generale:
- Il fatto che Israele in questo momento non abbia un governo dà al primo ministro Benyamin Netanyahu piena libertà di fare tutto quello che lui ritiene essenziale per cercare di aumentare le possibilità di essere rieletto. I politici israeliani non sono riusciti a formare un governo malgrado il paese sia andato alle urne ben quattro volte nel giro degli ultimi due anni. E quindi pare che non sia assolutamente da escludere che si torni a votare quanto prima. Netanyahu deve fare i conti con le accuse di corruzione nei suoi confronti per cui l’unica possibilità che ha di non finire in prigione è quella di rimanere in carica come primo ministro.
2) Israele è riuscito a superare il problema della pandemia dovuta al Coronavirus abbastanza velocemente, infatti i vaccinati nell’esercito sono
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l’85% e nella popolazione civile il 75%. Questo fatto dovrebbe impedire che i militari si infettino durante le manovre previste dove ovviamente non può essere contemplato il distanziamento tra coloro che vi partecipano.
3) Negli anni passati Israele ha sempre asserito la necessità di eliminare i missili di precisione e a lungo raggio in possesso di Hezbollah nel 2021. E negli ultimi anni ha condotto parecchie manovre militari mirate a colmare le lacune e a migliorare le prestazioni del suo esercito, nonché a cambiare i piani che non erano adeguati all’evoluzione della situazione.
4) Questa imminente esercitazione è praticamente impeccabile. L’efficienza dell’esercito israeliano è notevolmente migliorata grazie alle armi di ogni tipo che ora possiede. L’enorme numero di forze impiegate sta quindi ad indicare che non si tratta solo di esercitazioni ma di una vera e propria mobilitazione militare.
A questo punto, per tutte le ragioni sopra elencate, è chiaro che queste manovre sono considerate problematiche da Hezbollah che ha ritenuto essenziale prepararsi militarmente ad ogni evenienza in tutto il paese. Ha dato istruzioni a tutte le sue unità militari, difensive e offensive affinché alzassero al massimo il loro livello di preparazione per poter così rispondere immediatamente ed efficacemente a qualunque imprevisto che potrebbe verificarsi durante le esercitazioni israeliane.
E così Hezbollah ha intenzionalmente aumentato il livello della sua preparazione militare in modo tale che Israele possa rendersi conto dei suoi movimenti e dell’efficienza del suo esercito. Ovviamente lo scopo è quello di far sapere a Israele che Hezbollah non sarà preso in contropiede se le sue manovre militari contemplano altri fini, come per esempio una guerra al Libano.
Le esercitazioni israeliane vengono chiamate “la minaccia posta da Hezbollah”. E in queste circostanze è chiaro che una mobilitazione generale avviene in seguito a delle preoccupazioni senza che necessariamente queste implichino che Hezbollah voglia fare la guerra ad Israele. Sarà importante osservare se questo è anche quello che si prefigge Israele.
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