La tensione russo-americana rimarrà alta anche dopo l’Ucraina

Elijah J. Magnier

Traduzione: Andrea Bovenga

“Mosca non userà armi nucleari in Ucraina”. Così il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha risolto il dibattito sulla necessità o meno per la Russia di usare anche bombe nucleari tattiche per frenare gli ucraini e mandare un messaggio forte all’Occidente. La Russia sembra procedere chiaramente verso la prossima tappa per raggiungere gli obiettivi più importanti: il controllo delle regioni di Lugansk e Donetsk, soprattutto dopo che il destino segnato della città costiera di Mariupol permetterà di liberare più truppe russe, che dovrebbero unirsi ad altre forze fresche, inserite nel campo di battaglia. Tuttavia, questo non esclude la possibilità di usare armi nucleari in futuro fuori dai confini dell’Ucraina, nel caso in cui la Russia non sia soddisfatta del Donbass come zona cuscinetto e decida di prendere misure di deterrenza contro l’espansione dell’Organizzazione del Trattato Nord Atlantico (NATO). Ospitare la NATO lungo i suoi 1340 km di confine con la Russia sarà sicuramente una dura sfida per la Finlandia, che probabilmente cadrà nelle braccia degli Stati Uniti nelle prossime settimane. La guerra USA-Russia sul suolo ucraino avrà ramificazioni e conseguenze militari ed economiche in Europa e in altre parti del mondo. 

Mosca potrebbe non avere abbastanza appetito per iniziare una nuova campagna militare in altri paesi vicini dopo l’Ucraina, soprattutto dal momento che la Finlandia (e la Svezia) sono determinate a cambiare lo stato di neutralità dei loro paesi fin dalla guerra fredda e sono desiderosi di entrare nella NATO già quest’anno. Questo pone una sfida significativa nella zona del Baltico, ora principalmente congelata, che dovrà prepararsi a diventare ben più calda. La lista russa dei paesi “non amici” si allungherà presto. E’ probabile che l’esercito russo riorganizzi le proprie unità e ricostruisca le proprie capacità per adattarsi alla guerra moderna prima di impegnarsi in un nuovo conflitto. Pertanto, è probabile che la Russia faccia uso di altri mezzi di deterrenza per affrontare la NATO, portando il confronto con gli Stati Uniti ad un livello diverso, più aggressivo.

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