
Scritto da – Elijah J. Magnier:
Tradotto da – Andrea Bovenga
Gli Stati Uniti hanno costretto diversi paesi in Europa, Africa e persino in Medio Oriente (Iraq ed Egitto) a consegnare le armi sovietiche conservate nei loro magazzini per spedirle in Ucraina in cambio della promessa di sostituirle con armi occidentali. Dopo che le scorte di armi sovietiche di decine di paesi dell’Europa orientale sono state quasi esaurite, gli Stati Uniti e l’Europa hanno iniziato a fornire all’Ucraina armi occidentali e squadre di addestramento. Questo richiede più di un corso intensivo che è difficile da erogare a un numero adeguato di ufficiali ucraini insieme ai necessari pezzi di ricambio e munizioni. Questi materiali stanno cominciando a affluire sul campo di battaglia. Contemporaneamente, la Russia ha iniziato a prendere di mira le linee di trasporto (ferrovia) e i depositi di armi occidentali e le loro vie di approvvigionamento, considerati dal Cremlino “obiettivi legittimi”.
Questi insistenti tentativi occidentali sul campo di battaglia ucraino e le pesanti sanzioni imposte alla Russia hanno lo scopo di indebolirla e di impartire una pesante lezione alla Russia e alla Cina affinché non pensino di sfidare l’unilateralismo degli Stati Uniti. Questo funzionerà solo se la Russia non riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi, il che sembra improbabile.
L’ultimo obiettivo esplicitato dalla dirigenza statunitense è stato quello di rivelare la creazione, nel cuore della Germania, di una sala operativa militare congiunta composta da 40 paesi per pianificare e sostenere la guerra alla Russia. La prima finalità sembra quella di forzare la mano esitante di Berlino, che cerca di non farsi trascinare completamente dietro tutti i propositi bellicosi degli Stati Uniti e di mantenere la linea delle relazioni commerciali e del gas con Mosca. Il secondo fine è quello di affermare davanti al mondo il messaggio che la battaglia in corso in Ucraina non è solo un conflitto USA-Russia o una guerra per procura, ma che molti paesi occidentali sono coinvolti. E, ultimo ma non meno importante, riunire tutti i militari capaci in una stanza, unire l’efficacia dei rispettivi eserciti e coordinare lo sforzo militare per infliggere alla Russia il danno più significativo possibile. In definitiva, questi paesi coinvolti sono senza dubbio sotto l’influenza degli Stati Uniti e non possono opporsi a Washington né impedire alla Russia di raggiungere i propri obiettivi. Tuttavia, è logico che gli ufficiali di questi eserciti congiunti siano riusciti a rallentare le truppe russe, il che costituirà un cambiamento significativo poiché Mosca non ha mai annunciato un calendario preciso per terminare la sua attività militare in Ucraina.
Infatti, nessuno dei paesi partecipanti dalla parte degli Stati Uniti – tranne la Gran Bretagna e l’Europa dell’Est – vuole essere pienamente coinvolto, soprattutto l’Europa occidentale. La Francia (impegnata con le sue elezioni) e la Germania (incapace di sostenere la sua economia senza il gas della Russia) sono consapevoli di dove stanno gli interessi dell’Europa nei rapporti con la Russia, con la quale negli ultimi vent’anni si è costruito un rapporto solido – non l’alleanza o la partnership sempre contestata dagli Stati Uniti. È improbabile che oggi sia possibile stabilire se è troppo tardi per ristabilire i legami euro-russi fino a quando non cesseranno tutte le operazioni militari in Ucraina o se l’elezione di un nuovo presidente americano possa contraddire le politiche imposte dall’attuale presidente Joe Biden.
Il segretario alla difesa statunitense Lloyd Austin ha annunciato che il suo paese “continuerà a muovere cielo e terra” per sconfiggere la Russia in Ucraina. Questo annuncio è stato fatto dalla base tedesca di Ramstein, gestita dalle forze statunitensi di stanza lì, che possiede decine di bombe nucleari dirette contro la Russia e dove è stata stabilita la nuova sala operativa militare per l’Ucraina. L’Occidente sta facendo del suo meglio nella speranza di sconfiggere la Russia. Se Mosca vincerà questa guerra, si potra’ affermare che i soldati russi hanno sconfitto la più grande coalizione occidentale mai schierata su un campo di battaglia.
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