
Scritto da – Elijah J. Magnier:
Tradotto da – Andrea Bovenga
Gli Stati Uniti stanno facendo il possibile per dimostrare che il mondo è contro la Russia e che la minaccia portata da essa si espanderà dall’Ucraina alla Finlandia e alla Svezia, e ad altri Paesi dell’Europa orientale che erano sotto il controllo dell’Unione Sovietica. In realtà, solo l’Occidente è preoccupato. Ma ha spinto Svezia e Finlandia a chiedere l’adesione all’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO). Questi Paesi neutrali, tra cui gli ex membri del Patto di Varsavia, ritengono di poter essere protetti dall’articolo cinque della NATO, che consente una risposta di tutti i membri della NATO in caso di attacco ad un qualsiasi Stato membro. La NATO è davvero intenzionata a difendere i suoi membri in caso di minaccia? Mosca si scontrerà con la NATO dopo la guerra in Ucraina?
Diversi Paesi europei sono effettivamente preoccupati che la Russia possa avere mire espansionistiche sul vecchio continente, visto che gli Stati Uniti hanno giustificato con “successo” al mondo il flusso di armi verso l’Ucraina piuttosto che promuovere una soluzione pacifica. Insieme ai suoi partner europei, stanno spendendo decine di miliardi in forniture di armi piuttosto che in cibo e piani di ricostruzione. In effetti, gli Stati Uniti hanno fatto di tutto per trascinare la Russia in una guerra con il suo vicino, per dividere il legame commerciale russo-europeo, un tempo solido. I media mainstream hanno anche demonizzato il Presidente Vladimir Putin nel tentativo, non riuscito, di isolarlo a livello nazionale. Il senatore statunitense Lindsey Graham ha addirittura invocato un “colpo di Stato in cui Putin potrebbe essere assassinato”. L’obiettivo è quello di provocare una reazione russa e dimostrare che le scelte di Putin sono devastanti per l’economia russa.
Tuttavia, Mosca è riuscita a rimanere compatta contro la campagna e le sanzioni occidentali, che invece stanno avendo un grave effetto boomerang sull’economia mondiale ed europea in particolare, che si è trovata in una trappola. La Russia esporta il 30% in meno di combustibili fossili verso l’UE, ma le sue entrate sono raddoppiate grazie all’aumento dei prezzi. Il rublo (valuta russa) è rimbalzato al livello più alto degli ultimi cinque anni rispetto a prima del 24 febbraio, quando le truppe russe sono entrate in Ucraina, nonostante il congelamento da parte dell’Occidente di oltre 320 miliardi di dollari delle riserve valutarie della Banca Centrale Russa.Tuttavia, in generale, il livello di odio e ostilità dell’Occidente verso la Russia è arrivato a livelli senza precedenti dalla fine della Guerra Fredda (1945-1990). I leader europei stanno addirittura progettando di vietare ai cittadini russi l’acquisto di beni immobili. Si è instaurata una cortina di ferro culturale contro gli artisti e le istituzioni culturali russe, a dimostrazione del fatto che la guerra occidentale contro la Russia ha poco a che fare con l’Ucraina, ma piuttosto con una politica vendicativa contro chi osa sfidare l’egemonia statunitense. La punizione collettiva occidentale è diventata russofobia. La Russia ha sfidato e si è ribellata all’espansione della NATO fino ai propri confini con l’Ucraina, una mossa consentita solo agli
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