Putin sta cadendo nella trappola ucraina di Biden, come Carter aveva scavato per Breznev in Afghanistan?

Postato da – Elijah J. Magnier:

Il presidente dello Stato Maggiore degli Stati Uniti, il generale Mark Milley, ha dichiarato che “sarà difficile per gli ucraini sconfiggere le forze russe quest’anno”, indicando che la guerra continuerà per molti anni, secondo la dottrina del presidente americano Joe Biden. La guerra non avrà fine finché l’Ucraina sarà disposta a compiere l’estremo sacrificio in difesa dell’egemonia statunitense nel mondo. Ma l’Occidente, trovandosi in guerra con la Russia, ha capito che quest’ultima non rinuncerà presto ai territori occupati dall’Ucraina. Sarà un vantaggio per l’Occidente condurre una lunga guerra? È un vantaggio per gli Stati Uniti vedere la Russia coinvolta in Ucraina il più a lungo possibile. Ma gli Stati Uniti riusciranno a creare un altro Afghanistan per Mosca, annegandola nel pantano ucraino per smantellare la Russia – come hanno contribuito a smantellare l’Unione Sovietica – e privarla delle sue risorse naturali? Il presidente russo Vladimir Putin cadrà in una trappola simile a quella tesa al presidente sovietico Leonid Brezhnev in Afghanistan nel 1979?

Secondo la versione ufficiale della storia, il sostegno della CIA ai mujahidin è iniziato nel 1980, dopo l’invasione dell’esercito sovietico in Afghanistan il 24 dicembre 1979. Ma la realtà, come ha confermato il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente americano Jimmy Carter, Zbigniew Brzezinski, in un’intervista rilasciata a Le Nouvel Observateur (1998), è esattamente il contrario. L’ex direttore della CIA, Robert Gates, ha ricordato nelle sue memorie che l’intelligence americana aveva iniziato a sostenere i mujahidin in Afghanistan sei mesi prima dell’intervento sovietico.

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