Damasco di Elijah J. Magnier : @ejmalrai
Tradotto da: Alice Censi
Un ufficiale di alto rango che collabora con l’esercito siriano è convinto che “ sia difficile per l’aviazione israeliana stare alla larga dal cielo del Levante”. Secondo questa fonte, “ lo scorso febbraio dai radar russi è emerso che due aerei israeliani sono stati abbattuti il giorno in cui la difesa aerea siriana ha fatto fuoco in direzione di uno squadrone dell’ aeronautica israeliana che violava lo spazio aereo siriano. Un aereo è caduto in un’area residenziale, l’altro in mare. Tel Aviv però ha ammesso la perdita di solo un F-16 : generalmente nega se l’informazione danneggia la sua immagine o se è protetta dai suoi parametri di sicurezza interna”.
L’ufficiale è convinto che “ Israele non accetterà le “regole di ingaggio” (ROE) imposte da Damasco (nel momento in cui il suo sistema di difesa aerea ha fatto fuoco e abbattuto almeno un F-16 israeliano, confermato in seguito a febbraio).Pertanto c’è da aspettarsi presto un altro confronto”.
E’ chiaro che Israele non può concedere alla coalizione Iran-Hezbollah-Assad la vittoria e l’imposizione delle sue ROE a Israele. L’Iran continua a mandare la più avanzata tecnologia e armi modernissime a Hezbollah per far fronte alla possibile sfida di una guerra futura con Israele. Anche se i depositi di Hezbollah fossero pieni e distribuiti su tutta la geografia libanese e siriana, per diversificare i luoghi da cui si spara contro Israele, è l’avanzata produzione missilistica iraniana e la sua potenzialità che sono essenziali per la protezione e la sopravvivenza del suo partner libanese e la sconfitta di Israele in qualunque scontro futuro.
Lo scorso febbraio, secondo la fonte, Damasco ha usato una nuova tattica nell’approccio alla violazione aerea israeliana : oltre 25 missili sono stati lanciati simultaneamente affinchè fosse impossibile, per gli aerei militari israeliani, evitarli. Lo scopo era di assestare un colpo all’aviazione israeliana e infatti è proprio quello che è successo.
La Russia e la Siria hanno una sala operativa comune che monitora le battaglie in corso in Siria e tutti i movimenti nei cieli e che copre la Turchia, l’Iraq, la zona sotto occupazione degli Stati Uniti nel nord-est della Siria e Israele. Ogni aereo che parte dagli areoporti militari israeliani è attentamente monitorato in tempo reale e questo include gli F-35 Stealth Fighters (aerei anti-radar), i più avanzati e costosi aerei che possiede (ognuno costa 125/112 milioni di dollari, costruiti dalla Lockheed Martin).
Il Corpo dei Marines americano ha dichiarato l’inizio della capacità operativa (IOC) degli F35B nel luglio 2015. L’aviazione israeliana ne ha ricevuto, in una prima fase, un numero limitato nel 2016, ma si prevede che ne riceverà un totale di 50 entro il 2024.
Sebbene costruito per evitare la localizzazione da parte dei radar, sembra che la Russia sia in grado di ottenere dati sufficienti a tracciarne la traiettoria se fossero in volo sulla Siria. Gli ufficiali russi in Siria infatti escludono l’uso degli F-35 da parte di Israele : “ Quando i sistemi di difesa sono pronti a far fuoco contro ogni violazione della Siria, è troppo rischioso per Israele perdere un F-35, l’orgoglio dell’aviazione americana.”
Il capo di stato maggiore israeliano Gadi Eisenkot ha detto :” l’aviazione israeliana non vola più sulla Siria”. Ma la sua dichiarazione è stata implicitamente contraddetta proprio da lui nella stessa intervista quando ha detto:” Israele non tollererà che vengano sviluppate potenzialità in grado di minacciare l’esistenza dello stato di Israele….Questo è il messaggio del futuro per i nostri nemici”.
Eisenkot crede che “Hezbollah non abbia ancora missili di precisione capaci di colpire obbiettivi specifici in Israele come è stato riportato in precedenza”.
L’ufficiale di alto grado replica:” Questa informazione mostra il livello di informazione posseduta da Israele o che è pronta a rilasciare per averne un ritorno, una retroazione oppure ulteriori conferme o contraddizioni che la sua intelligence potrà valutare. Secondo la nostra valutazione, Hezbollah aveva già un piccolo numero di missili di precisione nel 2006 in Libano ma il fatto che non li abbia usati è stato conseguente al non aver ben valutato la sproporzionata reazione di Israele, per esempio al sequestro dei soldati israeliani ( nello scambiare i loro cadaveri, in seguito, con prigionieri nelle carceri israeliane).
Inoltre, al gruppo non mancavano i missili di precisione, ma non si erano preparati logisticamente ad averli a portata di mano. Oggi la situazione è totalmente diversa. Sembra che l’Iran stia fornendo a Hezbollah delle capacità militari avanzate per evitare l’Iron Dome, David’s Sling o i sistemi di intercettazione di missili Patriot. Se provocherà una terza guerra, lasciamo che Israele scopra , a sue spese, quello che Hezbollah possiede”.
Israele vuole tornare alle vecchie regole d’ingaggio (ROE) e colpire qualunque camion di Hezbollah diretto verso il Libano o i depositi di Hezbollah in Siria prima dei trasporti. In riferimento agli attacchi di Israele all’esercito siriano, questa politica non sarà più di nessuna utilità perché nessun gruppo jihadista o ribelle è in grado di fare una significativa differenza in Siria. La maggior parte delle città ( tranne quelle di Idlib nel nord e nella zona d’occupazione americana del nord-est) stanno cadendo una dopo l’altra e l’”utile Siria” è in gran parte sotto il controllo del governo siriano.
Le province meridionali di Daraa e Quneitra sono l’ultima significativa posizione tenuta dai fautori dello “stato islamico”(Jaish Khaled Bin al-Waleed), da al-Qaeda e da poche centinaia di combattenti dell’esercito siriano libero. Non vale più la pena per Israele perdere la faccia nel tentativo di sostenere questi ultimi jihadisti –come ha fatto durante tutta la guerra in Siria – e farsi abbattere gli aerei senza averne nessun significativo vantaggio, nessun risultato strategico.
<<Se Israele lancia missili a lungo raggio contro l’esercito siriano>> ha detto l’ufficiale alleato, << io credo che la dirigenza di Damasco pensi di rispondere lanciando missili e razzi sulle colonie israeliane per creare una ROE che neutralizzi ogni violazione del territorio siriano. La Siria nel 2018 non è più la stessa Siria del 2011. Adesso Damasco è pronta ad affrontare delle sfide importanti>>.
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