Mosca è intenzionata a schierare le sue truppe e i suoi missili a Cuba e in Venezuela? 

Di Elijah J. Magnier 

Tradotto da A.C. 

In generale il primo passo di un paese occidentale che ha in mente una guerra è quello di lanciare una campagna mediatica mirata ad accusare il suo nemico di essere un pericolo per la sicurezza mondiale, intenzionato perdipiù ad aggredire uno stato sovrano di lì a breve. Il segretario di stato americano Colin Powell è noto infatti per aver fatto una dichiarazione piena di falsità alle Nazioni Unite: accusò a suo tempo l’Iraq di possedere armi di distruzione di massa. Rincarò poi la dose il primo ministro britannico Tony Blair sostenendo che Saddam Hussein avrebbe potuto usare queste armi con un preavviso di soli 45 minuti. E in questi giorni gli Stati Uniti insistono con le loro accuse alla Russia ( tramite l’Europa e la NATO) che secondo loro starebbe programmando l’invasione dell’Ucraina ma si dimenticano che da anni sono proprio loro quelli che la provocano per fare in modo che entri in guerra. 

Sicuramente l’espansione della NATO in Ucraina e Georgia rappresenta un grosso pericolo per la sicurezza nazionale della Russia. E l’Europa si trova in prima linea in un ipotetico conflitto con Mosca. Non vorrebbe inimicarsi un partner economico così importante ma allo stesso tempo non ha la forza necessaria a fermare le provocazioni degli Stati Uniti. 

L’Unione Europea sa perfettamente che lo schieramento da parte della NATO di missili a medio e lungo raggio in Ucraina è una pericolosa provocazione, inaccettabile per il Cremlino. Così è stata lanciata una grande campagna mediatica volta a far credere che ci potrebbe essere uno scontro a breve e che l’invasione russa è in procinto di materializzarsi, senza alcuna giustificazione. 

Recentemente sono trapelate notizie su un programma di addestramento organizzato dalla CIA nel 2015 con l’obbiettivo di “uccidere i russi” in Ucraina. Parrebbe proprio che si ripeta lo scenario del 1979 quando l’Unione Sovietica venne trascinata nella guerra in Afghanistan. Dopo aver appoggiato i Mujaheddin e il governo anti-russo, gli Stati Uniti riuscirono a far sì che anche i sovietici avessero il loro “Vietnam”: così disse Zbigniew Brzezinski. 

Va anche detto che il Congresso degli Stati Uniti ha deciso di stanziare 300 milioni di dollari a sostegno dell’Ucraina. L’amministrazione americana ha preparato 18 scenari di risposta (si pensa a livello economico) in caso di invasione russa dell’Ucraina. E’ assai improbabile che gli Stati Uniti mandino i loro soldati ma potrebbero usare gli ucraini per indurre i russi a combattere. E spingono l’Europa a contrastare la Russia a livello diplomatico per i loro molteplici interessi. Le ragioni principali: 

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