
Scritto da – Elijah J. Magnier:
La battaglia tra la Russia e l’Occidente nel continente europeo si è intensificata con il proseguimento degli scontri in territorio ucraino. Mosca riduce per la seconda volta in un mese il flusso di gas alla Germania, che sta subendo pesantemente il peso delle sue sanzioni. A partire da questa settimana, la Russia dovrebbe consegnare solo il 20%, ovvero 33 milioni di metri cubi, dei 65 milioni di metri cubi di gas alla Germania per motivi di manutenzione. Inoltre, la turbina russa che era in manutenzione in Canada ed è stata rispedita in Germania dovrebbe arrivare ad agosto, il che significa che il mese prossimo è prevista un’ulteriore riduzione del flusso di gas. Tuttavia, i problemi europei continuano con l’emergere dell’Ungheria, che si oppone alle sanzioni contro la Russia. Il primo ministro ungherese Victor Orbán riconosce che è nato un mondo multipolare, che l’Ucraina sta perdendo la guerra e che gli Stati Uniti hanno sbagliato tutti i loro calcoli sulle perdite che affliggono in primo luogo l’Occidente, piuttosto che la Russia.
Il Primo Ministro Orbán ha sottolineato che, come Unione Europea, “ci è stato detto (dagli Stati Uniti) che l’Ucraina avrebbe vinto la guerra se tutti i Paesi della NATO le avessero inviato armi. Ci è stato detto che le sanzioni contro la Russia l’avrebbero indebolita e avrebbero colpito la leadership e che l’Europa e l’Occidente avrebbero aggirato le sanzioni economiche che avrebbero danneggiato loro (i russi) più di quanto avrebbero danneggiato noi e che il mondo sarebbe stato dalla nostra parte perché abbiamo ragione. Cosa è successo nella realtà? La NATO partecipa alla guerra con forze speciali. Invia armi, ma gli ucraini stanno perdendo la battaglia contro la Russia e le sanzioni non hanno cambiato la leadership russa. L’Europa è in grave crisi economica e politica, i governi hanno iniziato a fallire (Italia e Gran Bretagna) e l’autunno non è ancora arrivato (a causa della grave carenza di gas, dei disordini interni in tutta Europa, dove le condizioni economiche si stanno deteriorando, e si prevedono prezzi elevati dell’energia e di altri beni con l’inizio dell’autunno). Infine, il mondo non è con noi (l’Occidente). Gli Stati Uniti hanno perso la capacità di schierare i Paesi dietro di sé. Cina, India, Brasile, Sudafrica, Paesi arabi e la maggior parte dei Paesi africani non vogliono partecipare a questa guerra. È nato un sistema multipolare che richiede una nuova strategia. Noi (in Europa) non dovremmo concentrarci sul vincere la battaglia, ma sul fare una buona offerta di pace (alla Russia e all’Ucraina)”.L’Ungheria, membro dell’UE e della NATO, ha proseguito il primo ministro : “L’Occidente non dovrebbe stare con l’Ucraina, ma tra la Russia e l’Ucraina, perché la guerra non si fermerà senza che la Russia ottenga garanzie (per la sua sicurezza nazionale che Kyiv non diventi membro della NATO). Dopo la
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