Perché la Cina dovrebbe sperare in una continuazione della guerra tra Stati Uniti e Russia in Ucraina?

Di Elijah J. Magnier: Il conflitto in corso tra Stati Uniti e Russia in Ucraina ha provocato scosse geopolitiche in tutto il mondo. L’escalation della guerra ha inavvertitamente spinto la Cina tra le braccia della Russia, creando un’alleanza inaspettata che potrebbe avere profonde implicazioni per l’equilibrio di potere globale. La determinazione dell’amministrazione statunitense di paralizzare l’economia russa con il massimo delle sanzioni e di isolarla dai mercati globali sembrava chiara. Tuttavia, con il protrarsi del conflitto, gli sforzi di Washington si sono scontrati con sfide inaspettate, in particolare con il sostegno economico e militare della Russia proveniente da ambienti sorprendenti, tra cui alcuni dei tradizionali alleati dell’America come il Sudafrica, il Brasile e l’India. Oltre all’Iran, questi Paesi fanno parte dell’Organizzazione economica di Shanghai, la cui influenza è cresciuta a causa delle sanzioni unilaterali e illegali imposte dall’Occidente ad alcuni dei suoi Stati membri.

Sebbene la Cina non abbia dichiarato apertamente il suo interesse strategico nel proseguire il conflitto, è ormai evidente che la nazione ha un interesse nella guerra in corso. Per anni, gli Stati Uniti hanno visto la Cina come un concorrente strategico e le loro complesse relazioni commerciali sono state spesso accompagnate da tensioni altalenanti. Tuttavia, la guerra alla Russia attraverso l’Ucraina ha accentuato l’ostilità americana nei confronti della Cina, temendo che un’alleanza coesa tra Mosca e Pechino possa rappresentare una formidabile sfida senza precedenti agli interessi e all’egemonia degli Stati Uniti.

L’impatto iniziale delle dure sanzioni statunitensi sulla Russia, che comprendevano oltre 6.500 sanzioni che coprivano la maggior parte dei settori, non ha raggiunto il risultato desiderato. La Russia aveva adottato misure proattive prima della guerra, stringendo alleanze con Paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina, oltre alla cooperazione finanziaria ed energetica. Queste misure hanno mitigato la severità delle sanzioni, rendendole meno efficaci nel rompere la determinazione della Russia.

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